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1) Dizion.4° Ed. .
PROFFERIRE, e PROFERIRE,
Voce completa

vol.3 pag.734-736


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PROFFERIRE, e PROFERIRE,
Definiz: e presso gli antichi talora anche PROFFERERE, e PROFFERARE. Pronunziare, Mandar fuor le parole. Lat. proferre, pronunciare. Gr. ἐκφωνεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 51. 5. Senzachè egli pessimamente, secondo la qualità delle persone, e gli atti, che accadevano, proffereva.
Esempio: Amm. ant. 36. 1. 7. Non possono coprire le lor volontà chi possono profferire loro parole.
Esempio: Nov. ant. 79. 1. Ben seppe cantare, e seppe il Provenzale oltre misura ben profferere.
Esempio: Dant. Par. 3. Ed io per confessar corretto, e certo Me stesso tanto quanto si convenne, Levai lo capo a profferer più erto.
Esempio: E Dan. Par. 28. E se tanto segreto ver profferse, Mortale in terra non voglio ch'ammiri.
Esempio: Franc. Barb. 16. 8. Ed ancor è noiosa Soverchia dilazion in profferere.
Esempio: Salvin. disc. 2. 92. L'uso dell'H si è di proferire quella tal lettera, alla quale si pone allato, con una certa maggior forza, ed energía.
Esempio: E Salvin. disc. appresso: La pronunzia dell'H ec. non risuona alle nostre orecchie, o non si proferisce dalla nostra gola.
Definiz: §. I. Per Manifestare, Palesare. Lat. aperire, palam facere. Gr. προφαίνειν.
Esempio: Dant. Inf. 29. E l'Abbagliato il suo senno profferse.
Esempio: But. ivi: Suo senno profferse, cioè manifestò, entrando, e stando in sì fatta brigata.
Definiz: §.II. Per Offerire, nel primo signific. Lat. polliceri, offerre, Giust. .
Esempio: Bocc. nov. 80. 18. Tu m'hai tolta tutta la baldanza da dovere da te ricevere il servigio, che tu mi profferi.
Esempio: E Bocc. nov. 95. 5. Vennegli uno alle mani, il quale, dove ben salariato fosse, per arte nigromantica proffereva di farlo.
Esempio: Filoc. 5. 152. E però a chi proffera consiglio, o aiuto, niuno celi la sua bisogna.
Esempio: Pass. 57. Il sangue suo grida, e proffera misericordia, e pietate.
Esempio: E Passav. 68. Io ti proffero un mio servo devoto, e fedele, il quale colla grazia tua dicendo, e faccendo convertirà il mondo.
Esempio: Coll. SS. Pad. I crudi barbari, dimenticata la lor feritade, avessono loro profferto pane per coltella.
Esempio: Petr. son. 19. V'aggio profferto il cuor, ma a voi non piace Mirar sì basso colla mente altera.
Esempio: Rim. ant. Dant. Maian. 75. Siccome il pesce, ch'è preso alla lenza, Che 'l pescatore gli proffera danno.
Esempio: Cron. Vell. 114. Proferendo altamente essere apparecchiato per lo comune.
Esempio: E Cron. Vell. 121. Proferendo non partirsi dal suo volere nè piacere, come da padre, e maggiore.
Esempio: Sen. Pist. 17. La sapienza proffera le sue ricchezze (il T. ha Lat. repraesentat)
Esempio: E Sen. Pist. 109. Dunque colui fa pro, ch'ama la sua virtù, siccome sue parti, e proffera simiglianti le sue parti (il T. Lat. ha amandasque invicem praestat)
Definiz: §. III. Si dice in proverb. Chi si profferisce è peggio il terzo; e vale, che Qualunque cosa si profferisca è di minor pregio, che quando ell'è ricercata. Lat. merces ultroneae putent. v. Flos. 334.
Esempio: Varch. Suoc. 4. 6. Ed anco chi si profferisce (come si dice volgarmente) è peggio il terzo.

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